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La via dell'acqua

Opera di Leonardo Cannistrà, 2024 murale 580×230 cm

L’ opera è un omaggio alle donne di Santa Domenica Talao che in passato percorrevano a piedi un sentiero per recarsi al torrente “Cannidata” per fare il bucato e approvviggionarsi di acqua. Partendo da piazza Ortora, l’antico sentiero si snodava lungo il versante Est della collina raggiungendo il torrente che per secoli è stata la fonte idrica del paese e che alimentava una serie di mulini a pietra lungo la vallata. Presso questo torrente si trovava anche l’antica “fontana Cannidata”, da cui sgorgava un’acqua freschissima molto amata dal principe Spinelli di Scalea che, proprio per la ricchezza idrica della zona, decise la fondazione del paese nel 1620. Il sentiero rurale, detto “U’ spìsatùru” (via Spesatoio) è stato solcato da uomini, donne, muli ed asini per secoli, rappresentando l’unica via esistente per raggiungere il ruscello e tutta la zona ad Est dell’abitato. A partire dal 1923, con la costruzione della strada carrabile, il sentiero è andato in disuso fino ad essere completamente abbandonato intorno al 1960. Da allora, nessuno ha più percorso questa antica via rurale che scomparve inglobata nella vegetazione. Nel 2022 il vecchio sentiero “Spesatoio” è stato riaperto e reso di nuovo fruibile come percorso rurale ad alto valore paesaggistico e storico-testimonale, per passeggiate sportive e trekking. Il sentiero Spesatoio è infatti la parte inziale di un tracciato escursionistico denominato “La via dell’acqua” un percorso di circa 8 km che, partendo dal borgo, conduce a fonti idriche importantissime per la storia di Santa Domenica Talao: torrente, laghetto, fontane e fontanili rurali, fino alla sorgente localizzata a Monte San Pietro con la quale si alimentava il primo acquedotto del paese.

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LA FICARA

Opera del Liceo Artistico “Giovanni Paolo II” – Maratea (Matteo Antonucci, Carolina Ielpo, Ada Orrico, Giulia Becchimanzi, Sofia Carla Prospato, Stefano Cauteruccio), 2024 murale 300×280 cm

Il fico nella luce del tramonto è il mio filosofo preferito.
(Fabrizio Caramagna)

L’opera è un omaggio ad uno dei prodotti principali dell’agricoltura e gastronomia tipica di Santa Domenica Talao. In passato era fiorente la coltivazione e la commercializzazione dei fichi, tanto da rappresentare una delle principali fonti di ricchezza commerciale del paese. La tradizione di trasformazione del prodotto è ancora molto praticata, in particolare con la realizzazione delle “crucette” e trecce di fichi secchi cotti al forno, farciti con noci e cedro. Oppure il piatto tipico della tradizione, i “Scàhttijùoli”, un gustoso contorno realizzato con i fichi primitivi nel mese di Maggio.

RITROVO AL TORRENTE

Opera del Liceo Artistico “S. Lopiano” – Cetraro (Michelangelo Sabato, Manuel Carluccio, Aurora Cammarella, Gabriel Leprotti), 2024 murale 300×280 cm

L’opera rappresenta un gruppo di donne che lavano i panni al torrente. Nei secoli
scorsi le donne del paese dovevano recarsi al torrente “Cannidata” per poter
fare il bucato e questa consuetudine si trasformava spesso in un’ occasione di
aggregazione sociale, con intere famiglie, madri con bambini, vicine di casa
che si organizzavano per andare a lavare i panni al torrente. In un’epoca di
socialità vissuta principalmente sul piano virtuale, abbiamo voluto ricordare
una pratica antica di socialità reale, quando un’attività di fatica quotidiana
si trasformava in occasione di vita sociale e collante di comunità.
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Progetto realizzato in attuazione dell’Accordo di collaborazione tra il Dipartimento per le politiche giovanili e il servizio civile universale e la Regione Calabria. – FPG anno 2020

in collaborazione con il Liceo Artistico S. Lopiano di Cetraro (Cs) ed il Liceo Artistico Giovanni Paolo II di Maratea (Pz)

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